domenica 9 novembre 2008

Yes THEY Can!



“La vera sorpresa sarà quanto poco Obama cambierà la politica estera e il ruolo dell'America nel mondo.


Il Presidente dovrà conformarsi al calendario esistente che prevede una riduzione graduale della presenza USA in Iraq. La fragilità della situazione in Afghanistan porterà con ogni probabiltà a un aumento del coinvolgimento americano. Stessa situazione in Pakistan, dove Obama ha più volte detto che le truppe americane dovrebbero intervenire se fonti di intelligence identificassero con esattezza la presenza di terroristi di Al-Qaeda, una posizione che persino McCain non si sentiva di sostenere. Obama ha parlato da falco anche dell'Iran (...).


PIU' CHE IL CAMBIAMENTO A STUPIRCI SARA' LA CONTINUITA' DELLA POLITICA CHE UNISCE L'AMMINISTRAZIONE CLINTON A BUSH E A OBAMA.


Noi europei amiamo Obama, ma non credo che la luna di miele sia destinata a durare a lungo. Inevitabilmente ci saranno divergenze sulla politica economica, sugli scambi commerciali, e in caso di sismi geopolitici, per esempio in Caucaso o in Corea del Nord. In tutte queste aree di intervento sarà il presidente americano a svolgere un ruolo guida, e Obama lo farà salvaguardando gli interessi degli americani, non degli europei. (...)


Nella sua essenza Obama è molto più realista di quanto ci abbia fatto credere l'idealismo della sua campagna elettorale”.


Niall Ferguson (Storico britannico, secondo "Time" tra i 100 uomini più influenti al mondo)



Condividi

Nessun commento:

Posta un commento