«Superare la classe, come fatto sociale e come fatto economico, nella triplice attualità dello stato unitario, della gerarchia del valore, dell’organica rappresentanza professionale, è programma del Fascismo.
Una scarsa sensibilità in questa materia può compromettere, annullare qualsiasi propaganda. L’apologetica al regime è facile. L’Educazione al Fascismo è arte difficile. La scuola aperta a tutti – tranne gli svogliati e gli incapaci – in ogni suo ordine e grado; la scuola aperta a tutti secondo le capacità e non secondo le possibilità economiche della famiglia: questo il passaggio obbligato d’un antiborghesismo che voglia andare a fondo.
Finché il professionista sarà il figlio del professionista, lo spirito borghese cacciato dalle piazze avrà rifugio nelle case, l’azione politica dovrà spendere metà del suo lavoro a disfare i domestici pregiudizi [...] O scuola aperta o formazione classista. O scuola aperta o casta borghese.
Questo il valore rivoluzionario di quella Carta della Scuola che garantisce oggi al Fascismo l’educazione della civiltà».
(Berto Ricci, Categoria Spirituale e Categoria Sociale)
Grande Carletti!
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