giovedì 4 dicembre 2008

Stato fantoccio

Mentre nel Nord Italia una Repubblica (Sociale ed Italiana!) si occupava di lasciare il suo messaggio di civiltà alle generazioni future, cosa accadeva nel Meridione?
In poco tempo tornarono tutte le vecchie mummie del parlamentarismo pre-fascista (democristiani ante-litteram, comunisti, socialisti ecc...) aiutati dalla mafia e dal soldo straniero.
Si formò un gruppo eterogeneo di "partiti" (il C.L.N.) divisi da idee e programmi (i comunisti non erano molto convinti del principio democratico, come insegnava loro Baffone... e come dimostrarono a Porzus) ed uniti solo dalla bramosia di potere.
Proprio per questo i loro rappresentanti si piegarono ai voleri dell'"Alleato" (che li disprezzava) inserendo una moneta d'occupazione (le am-lire, che circolarono fino al 1950) e stipulando addirittura un contratto con l'O.S.S. (oggi conosciuta come C.I.A.), i cui termini appaiono umilianti per la nazione che pretendevano di rappresentare:





1) Il Comandante Supremo Alleato desidera che la più completa cooperazione militare sia stabilita e mantenuta fra gli elementi che svolgono attività nel movimento di resistenza. Il C.L.N.A.I. stabilirà e manterrà tale cooperazione in modo da riunire tutti gli elementi, che svolgono attività nel movimento della resistenza, sia che essi appartengano ai partiti antifascisti del C.L.N.A.I. o ad altre organizzazioni antifasciste.

2) Durante il periodo di occupazione nemica, il Comando generale dei Volontari della Libertà (e cioè il Comando militare del C.L.N.A.I.) eseguirà per conto del C.L.N.A.I. tutte le istruzioni del comandante in capo A.A.I. (Allied armies of Italy), il quale agisce in nome del Comandante Supremo Alleato. Il Comandante Supremo Alleato desidera, in linea generale, che particolare cura sia dedicata a salvaguardare le risorse economiche del territorio contro gli incendi, le demolizioni e consimili depredazioni del nemico.

3) Il capo militare del Comando generale dei Volontari della Libertà deve essere un ufficiale accettato dal Comandante in capo A.A.I., il quale agisce per conto del Comandante Supremo alleato.

4) Quando il nemico si ritirerà dal territorio da esso occupato, il C.L.N.A.I. farà il massimo sforzo per mantenere la legge e l'ordine e per continuare a salvaguardare le risorse economiche del paese in attesa che venga istituito un governo militare alleato. Immediatamente, all'atto della creazione del governo militare alleato, il C.L.N.A.I. riconoscerà il governo militare alleato e consegnerà a tale governo ogni autorità e tutti i poteri di governo locale e di amministrazione precedentemente assunti. Con la ritirata del nemico, tutti i componenti del Comando Generale dei Volontari della Libertà nel territorio liberato passeranno sotto il diretto comando del comandante in capo A.A.I., che agisce sotto l'autorità del Comandante Supremo Alleato, ed obbediranno qualunque ordine dato da lui o dal Governo Militare Alleato in suo nome, compresi gli ordini di scioglimento e di consegna delle armi, quando richiesto.

5) Durante il periodo di occupazione nemica dell'Alta Italia, verrà data la massima assistenza al C.L.N.A.I., insieme a tutte le altre organizzazioni che sono impegnati nel contrastare il nemico nel territorio occupato; un'assegnazione mensile non eccedente i 160 milioni di lire verrà consentita per conto del Comandante Supremo Alleato per far fronte alle spese del C.L.N. A.l. e di tutte le altre organizzazioni antifasciste.Sotto il controllo del Comandante in capo A.A.I., che agisce sotto l'autorità del Comandante Supremo Alleato, tale somma sarà attribuita alle zone sottoindicate nelle proporzioni sottoindicate:

Liguria 20
Piemonte 60
Lombardia 25
Emilia 20
Veneto 35

La somma su indicata e le singole allocazioni succitate saranno oggetto di variazioni a seconda delle esigenze della situazione militare: la cifra massima sarà ridotta proporzionatamente man mano che le province saranno liberate.

6) Le Missioni alleate collegate al C.L.N.A.l., al Comando generale dei Volontari della libertà o a qualsiasi dei suoi membri, saranno da loro consultate in tutte le questioni riguardanti la resistenza armata, le misure anti-incendi e il mantenimento dell'ordine. Gli ordini emanati dal Comandante in Capo A.A.I., che agisce sotto l'autorità del Comandante Supremo Alleato, e trasmessi per tramite delle competenti commissioni, saranno eseguiti dal C.L.N.A.I. e dal Comando dei Volontari della Libertà e dai loro componenti.

MAITHLAND WILSON Generale Comandante Supremo Alleato
Per il Comitato di Liberazione Alta Italia:
Pietro Longhi, Maurizio, Mare, E. Sogno

Gli esponenti partigiani preferirono firmarsi con dei soprannomi, forse per la vergogna.
Mare è il comunista G.Pajetta, Maurizio è il futuro Presidente della Repubblica F.Parri mentre Longhi è A.Pizzoni, il tesoriere del C.L.N.A.I..
L'unico che mise il suo vero nome fu il massone Edgardo Sogno, forse fiero della subordinazione visto che sarà coinvolto nello scandalo del presunto "golpe bianco" nel 1971, sempre su direzione americana.

Non è un caso, quindi, che il primo atto nel governo di "liberazione" fu quello di abolire la socializzazione delle imprese.

Non è un caso il vassallaggio politico dell'Italia da 60 anni a questa parte.

Non è un caso che questi personaggi (e i loro degni eredi) ci abbiano regalato solo governi inetti, segreti di stato e costanti incazzature.

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