tag:blogger.com,1999:blog-2084220197302669813.post4554046078172401720..comments2023-07-04T05:42:22.516+02:00Comments on AVGVSTO: Risorgimento e Fascismo: il filo rosso della Liberazione nazionaletriFVLMINEhttp://www.blogger.com/profile/06772227599795698766noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-2084220197302669813.post-91138028111068176962012-01-25T09:37:45.689+01:002012-01-25T09:37:45.689+01:00Sono Pienamente D'accordo con PetrusAloisius. ...Sono Pienamente D'accordo con PetrusAloisius. Su una cosa concordo con l'autore del post: l'assoluta continuità fra fascismo e risorgimento. Una continuità negata da certe frange di "neofascismo borborbonico". Per me questi ultimi vivono una vera e propria contraddizione in termini.Aramishttps://www.blogger.com/profile/09963124439596323070noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2084220197302669813.post-291856205109754052010-10-19T16:41:24.027+02:002010-10-19T16:41:24.027+02:00La Storia del Risorgimento appare controversa oggi...La Storia del Risorgimento appare controversa oggi a chi, scoprendo le nefandezze savoiarde, non sa come spiegarle alla luce della logica con la semplice deduzione dei fatti. Non solo. Siccome la verità sta venendo a galla, alcuni "storiografi", al soldo della Massoneria e dei cosiddetti "poteri forti", si affannano a spiegare i motivi per cui tali nefandezze furono compiute. Nessuno di costoro, però, ci spiega perchè furono sapeientemente occultate.. E' il caso di Galli Della Loggia che ci propina ogni tanto un "distillato della sua "sapienza" mercenaria. All'uopo, vi consiglio di leggere il libro "Terroni" di Pino Aprile edizione Piemme. Ascriverlo in un genere letterario predefinito risulta impresa ardua, giacchè l'autore spazia tra storia e attualità, tra antropologia e sociologia, tra economia e politica. Il tutto in modo agile e piacevole. La trama narrativa è semplice: parte dal lontano 1860 fino ad oggi, in un continuo intreccio temporale tra passato e presente. Sin da subito si palesa lo scopo di porre in evidenza l'operazione sistemica posta in essere dai nordici colonizzatori e perdurante ancora dopo 150 anni, votata all'annientamento culturale, economico e identitario degli ex popoli del Regno di Napoli. Questo libro spiega da dove nascono i sensi di colpa e la sensazione di inferiorità provata dal popolo meridionale, frutto di una sporca guerra psicologica. Dà anche ottimi consigli per uscire da questa sudditanza e credo sia un libro che ogni meridionale e non solo, debba leggere nella sua vita.Petrus Aloisiushttps://www.blogger.com/profile/16172137117663505037noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2084220197302669813.post-44239640646315612972010-07-14T22:55:39.777+02:002010-07-14T22:55:39.777+02:00Caro Massimo,
non te ne vogliamo, anche perché le...Caro Massimo,<br /><br />non te ne vogliamo, anche perché le obiezioni, purché puntuali ed educate, sono sempre ben accette.<br /><br />Quelli che tu riporti sono dati abbastanza noti e, tralasciando qualche "virgola" che cambierei, su queste cose mi trovi praticamente d'accordo (puoi anche vd. qui: http://augustomovimento.blogspot.com/2009/05/risorgimento.html). <br /><br />Tuttavia non era una storia del Risorgimento che volevamo fare con questo articolo (ma lo faremo), piuttosto rintracciare le spinte ideali e i miti mobilitanti che nacquero nel Risorgimento e confluirono poi nel Fascismo. <br />I racconti agiografici dell'Unità, ne conveniamo tutti, devono essere sostituiti da una più approfondita disanima storica, affinché possiamo meglio comprendere le radici della nostra nazione.<br />Eppure, detto ciò, noi crediamo che i concetti stessi di Italia e unità nazionale, come intesi da Mazzini e istituiti nello Stato etico fascista, non debbano assolutamente essere sviliti e obliati, ma debbano invece essere rafforzati e proiettati verso l'Europa. Il discorso è assai complesso e, ora, non mi basterebbe tutta la notte per argomentarti; ma sta' sicuro che riprenderemo la tematica risorgimentale dopo l'estate. <br /><br />A prestotriFVLMINEhttps://www.blogger.com/profile/06772227599795698766noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2084220197302669813.post-66023030284702306562010-07-13T01:15:04.843+02:002010-07-13T01:15:04.843+02:00Interessante articolo, non me ne vogliate se però ...Interessante articolo, non me ne vogliate se però faccio alcune osservazioni.<br /><br />Secondo me, andrebbe un po' approfondita la questione del risorgimento, forse trattata qui con un po' troppa leggerezza.<br /><br />La storia del risorgimento è assai controversa, e, secondo molti studi e testimonianze, più che una liberazione, andrebbe vista come una vera e propria aggressione del Piemonte dei Savoia al Regno delle Due Sicilie prima e allo Stato Pontificio poi. 2 stati legittimamente riconosciuti a quel tempo, 2 grandi potenze (soprattutto il Regno dei Borbone), che andavano eliminate. Non a caso c'erano gli Inglesi dietro alla conquista del Sud, perchè temevano la potenza della flotta napoletana, unico reale avversario nel Mediterraneo. <br /><br />Fu una guerra civile fra futuri Italiani...<br /><br />Senza dimenticare le varie annessioni (con votazioni fittizie) degli altri stati pre-unitari, grazie agli accordi sottobanco con la Francia, e tutte le malefatte dei Savoia una volta conquistata l'Italia, come ad esempio il furto dei capitali dell'ex Regno delle Due Sicilie, per coprire gli enormi debiti del Piemonte...<br /><br />Consiglio la lettura del libro "Controstoria dell'unità d'Italia: fatti e misfatti del Risorgimento" di Di Fiore per approfondimenti.<br /><br />Grazie dello spazio!<br /><br />MassimoMassimonoreply@blogger.com